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GIORGIO MIMINI - Nato il 24 novembre 1988 a Montichiari (BS), residente a Calcinato (BS). Istruttore e Personal Trainer presso centro Fitness Hellofit, Brescia Est

Giorgio Mimini

Giorgio Mimini nato a Montichiari (Bs) il 24/11/1988, si diploma nell’anno 2008 con titolo di perito elettronico. dopo una breve esperienza lavorativa di 3 anni nel 2010 decide di iscriversi al corso di laurea di scienze motorie tenuto presso l’Università degli Studi Brescia. Nel corso degli studi accademici inizia a lavorare come personal trainer presso la palestra Hello Fit di Brescia. Durante il secondo anno di corso si certifica presso la federazione italiana pesistica con diploma di Allenatore e istruttore di Sollevamento pesi. All’inizio del 2012 partecipa al corso di formazione organizzato dalla International Sport Science Association diplomandosi come personal trainer. Nei mesi successivi ottiene la certificazione di massaggiatore rilasciata dall’ASD cultura e benessere così come quella di istruttore di powerlifting rilasciata dalla Federazione Italiana Power Lifting. Nel 2013 diventa tecnico pancafit posturalmed di quarto livello specializzandosi l’anno successivo nel trattamento dell’arto superiore. A marzo del 2014 inizia a lavorare presso la palestra HelloFit di Rezzato (Bs) dove attualmente pratica la professione di personal trainer. Nel mese di maggio 2014 partecipa ad un corso di alta specializzazione a numero chiuso per la pratica del personal training presso il centro Individual Training con sede a Bergamo.






Per informazioni sui servizi di Personal Trainig, schede di allenamento, consigli alimentari e analisi composizione corporea, per tutta Brescia e provincia contattatemi:
Tel: 3384993712
E-mail: info@giorgiomimini.com

Per:
Trattamento specifico della cellulite
Trattamento rughe
Test chinesiologico per intolleranze alimentari
Trattamento dolori articolari e muscolari
mi avvalgo della collaborazione di medici specialisti

1 settembre 2011

Allenamento multiangolare e genetica.

Per massimizzare l'ipertrofia di tutto un muscolo bisogna utilizzare esercizi diversi che si considerino in grado di stimolare la crescita in un area specifica di esso.
Perciò bisogna ottimizzare l'incremento della massa magra attaccando con varietà sufficiente di esercizi i nostri muscoli, cosi da allenare il maggior numero possibile di fibre da più angolazioni e piani di movimento.
Possiamo affermare quindi che più a lungo si eseguono sempre gli stessi esercizi, minore è lo sviluppo ottenuto, perchè non si stimolano tante fibre o aree di un muscolo.
Così facendo si rischia di migliorare sempre più nell'esecuzione di quei gesti, il che non è un male, ma non è la miglior strada da seguire per chi punta all'aumento della massa muscolare.
Attezione però a non fraintedere le mie parole, maggiore varietà nell'allenamento aiuta ad ottimizzare il potenziale muscolare, ma comunque in modo relativo ai limiti genetici di quel muscolo.
La forma genetica di un muscolo non è modificabile attraverso la selezione di esercizi specifici.
Nelle palestre invece è una credenza molto diffusa: molti sperano di aumentare la lunghezza o il picco dei bicipiti, l'ampiezza del petto, per non parlare del polpaccio e altro ancora.
Ragazzi non lo potete fare!
Certo, provate alcuni esercizi per stimolare parti corporee specifiche: quello che otterrete dipenderà però dalla vostra genetica individuale.


5 commenti:

  1. Non sono del tutto d'accordo quanto si afferma nell'articolo: dagli studi di anatomia si deduce come ogni muscolo abbia una propria funzione anatomica, cioè prende parte al movimento di una o più parti del nostro corpo. Prendiamo ad esempio il muscolo bicipite brachiale: questo serve sia alla flessione che alla supinazione dell'avambraccio: su quali basi scientifiche si sostiene che nei 2 casi si reclutano una porzione diversa di fibre? In entrambi i casi si utilizza l'intero muscolo, e più lo sforzo è intenso e più si reclutano fibre, ma il tutto avviene in modo equilibrato e proporzionato, non esiste una "specializzazione del muscolo".

    Non prendere la critica in modo aggressivo, sto solo cercando di essere costruttivo, perchè può darsi che qualcosa sia sfuggito anche a me.

    Ti spiego il mio pensiero in merito: lo stimolo muscolare parte nel momento in cui decidiamo di contrarre un certo muscolo per effettuare un esercizio, stimolo che viaggia sottoforma di segnale elettrico e che passa dal cervello al muscolo tramite il nostro sistema nervoso. Ora, l'innervazione del muscolo bicipite brachiale parte dal nervo muscolo-cutaneo, il quale si ramifica nel tessuto connettivo che sta attorno ai fasci di fibre muscolari (perimisio), e da qui ciascuan fibra nervosa si ramifica dando origine a numerosi ramuscoli terminali.

    Tutti questi paroloni per dire che lo stimolo della contrazione muscolare NON può arrivare solo a una parte del muscolo piuttosto che ad un altra, e NON può arrivare più intenso a una parte del muscolo piuttosto che ad un altra, perchè il segnale elettrico che arriva dal cervello tramite i neuroni è un segnale che si espande in modo uniforme nel muscolo, modalità data dal modo in cui il muscolo stesso è innervato.

    All'inizio del commento ho detto che non sono del tutto d'accordo, perchè in parte, comunque, lo sono. Mi spiago meglio, se stiamo parlando di un singolo muscolo, allora non sono d'accordo da quanto tu affermi; se invece si parla di un gruppo muscolare intero, allora sì, sono d'accordo con te nell'affermare che se si vuole il massimo sviluppo di tale gruppo muscolare, è necessario effettuare esercizi differenti, ma ATTENZIONE, tali esercizi devono essere mirati per muscoli diversi, non per lo stesso muscolo, altrimenti il tutto perde senso! Mi spiego meglio, quando si effettua un Lat Pulldown, ad esempio, si utilizzano i dorsali (Latissimus Dorsi, da qui il nome), ma anche i bicipiti brachiali (oltre ad altri muscoli minori); generalmente (oserei dire praticamente sempre) i muscoli dorsali sono più grandi, e quindi più forti, dei muscoli bicipiti e, nonostante l'esercizio chiami in causa principalmente i primi, è probabile che si arrivi a fallimento muscolare dei secondi, senza che i primi vengano stimolati e affaticati completamente. Di conseguenza, servirà un altro esercizio che interessi i nostri dorsali, in modo da poterli allenare in modo adeguato e completo.

    Ora, non mi metterò qui a discutere con te di altro, perchè il mio fisico messo a confronto col tuo farebbe ridere i polli, e se sei dove sei ora è perchè comunque te ne intendi e hai molta esperienza e costanza. Converrai con me, però, che il bodybuilding è "ancora" un'arte; "ancora" perchè nessuno ha avuto ancora modo di analizzare lo sviluppo di un muscolo a livello cellulare in modo scientifico e definito.

    Per cui, se una cosa funziona, perchè aggiustarla? ;)

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  2. Pff, scusa i vari errori grammaticali :D

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  3. Mmmm è un discorso un pò troppo lungo e confusionario da fare qua, però certo se qualcosa funziona perchè cambiarlo giusto, però secondo le mie esperienze personali e soprattutto studi scientifici il muscolo si adatta, quindi questo non vuol dire che con esercizi diversi stimoliamo solo una certa parte di un muscolo perchè come ben sai, il corpo è fatto di catene muscolari e appunto si muove in maniera globale, figuriamoci quindi cercare all'interno di un muscolo solo l'isolamento di poche o una parte delle sue fibre muscolari, cosa molto difficile, non dico impossibile perchè la scienza è in continua evoluzione.
    L'unica cosa che affermo è che cambiando continuamente gli esercizi, le prese, la posizione delle gambe, per non parlare poi della tipologia di allenamento, è un modo di ritardare l'adattamento muscolare e facilitare l'aumento di massa.
    Il discorso del pulldown è un pò complicato a mio avvisto perchè dipende primo dall'esecuzione e poi anche dalla natura del muscolo stesso, un pò come con la panca piana, sono cose da un lato si, provate scientificamente ma da un altro lato anche molto soggettive, ed è proprio questo secondo me che rende bello e interessante il mondo del bodybuilding come anche di ogni altro sport.
    Come dici tu è una sorta di "arte" dove l'artista è colui che oltre al bagaglio tecnico, possiede l'estro necessario a creare un opera d'arte.
    Comunque accetto volentieri le critiche figurati ;-) se no non avrei creato questo blog.
    Continua a seguirlo e commenta tutto quello che non ti convince ;-)

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